Il ministro maliano degli affari esteri, Tiéman Hubert Coulibaly, ha indicato, giovedì a Rabat, che "il progetto d'autonomia è stato giudicato serio e credibile da molte risoluzioni dell'ONU", precisando che "occorre proseguire in questa via affinché questa vertenza sia regolata in forma amichevole, senza disaccordi e senza violenze".

Il Marocco non accetta e non accetterà mai il cambiamento dei dati esistenti sul campo nella zona tappo, particolarmente la costruzione di alcune opere murarie, ha affermato, lunedì a Rabat, il capo del governo, il sig. Saâd Eddine El Othmani.

"Quest'atto illegale delle altre parti minaccia seriamente il processo politico dell'ONU che il segretario generale dell'ONU ed il suo inviato personale opera instancabilmente a rilanciare"

Lo spostamento di ogni struttura civile, militare, amministrativa o di qualunque natura, del Polisario, campi di Tinduf in Algeria, verso l'Est del dispositivo di sicurezza al Sahara Marocchino, "costituisce un casus belli", ha messo in guardia l'ambasciatore, rappresentante permanente del regno del Marocco alle Nazioni Unite, il sig. Omar Hilale, in una lettera trasmessa, domenica, al presidente del consiglio di sicurezza, il sig. Gustavo Meza-Cuadra.

Le gravi violazioni dei diritti dei bambini nei campi di Tinduf sono state denunciate in occasione di una riunione organizzata nel quadro della 13esima edizione del forum sociale mondiale (FSM), che si è tenuta a Salvador de Bahia, al Brasile.

Questa riaffermazione è stata fatta in occasione delle interviste che ha avuto ad Amman, il ministro degli esteri e della cooperazione internazionale, Nasser Bourita, con il suo omologo giordano, Aymane Safadi, imperniati sulle relazioni bilaterali e le questioni d'interesse comune.