I legami sempre più stretti tra il gruppo terroristico di Al-Qaïda nel Magreb islamico (AQMI) e ''il Polisario'' costituiscono una minaccia che aleggia sulla regione di Sahel e del Magreb, suona l'allarme una relazione realizzata dal Think Thank americano, Atlantic Council, e Soufan Group che è specializzato nelle questioni strategiche internazionali.

Diverse organizzazioni  non governative hanno denunciato giovedì scorso a Ginevra, durante la 20esima  sessione del consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite, la violazione dei diritti umani nelle zone sotto il controllo delle milizie del Fronte Polisario nei campi di Tindouf.

Il capo della diplomazia spagnola Jose Manuel García-Margallo ha ribadito mercoledì a Rabat l'appoggio del suo paese al processo di negoziati sulla questione del Sahara allo scopo di trovare un regolamento politico giusto e duraturo sotto gli auspici dell'ONU.

Il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon ha nominato il venerdì, il tedesco Wolfgang Weisbrod-Weber, rappresentante speciale e Capo del MINURSO, in successione  al suo ex rappresentante egiziano Hani Abd Al Aziz, il cui mandato è scaduto nel mese d’aprile.

 "Il coinvolgimento del Fronte Polisario in atti di sequestro ha svelato al mondo il vero volto" di questo gruppo separatista che sta accadendo per il cosiddetto "movimento di liberazione", ha Sottolineato giovedì a Londra Jeremy Keenan, un esperto internazionale nella regione del Sahel e l’Africa del Nord.